Prove penetrometriche
Certificato di prova DPSH - elaborazione
Esecuzione di prove penetrometriche continue dinamiche (SCPT) e statiche (CPT), condotte con strumentazione e procedure standardizzate, per determinare il grado di addensamento e ricavare la successiva caratterizzazione geotecnica dei terreni fino alla massima profondità raggiunta.
Una campagna d'indagine con prove penetrometriche in genere permette di ricavare i dati sufficienti per il calcolo della capacità portante dei terreni e la stima dei cedimenti.
Le prove penetrometriche possono essere eseguite, a seconda delle esigenze, della tipologia di terreni e delle caratteristiche dell’opera da realizzare, mediante l’impiego di un penetrometro leggero DPM 30 o di un penetrometro super pesante DPSH del tipo Emilia da 10 e 20 ton.
Prova Statica
La prova consiste nella misura della resistenza alla penetrazione di una punta di dimensioni e caratteristiche standard, infissa a velocità costante nel terreno mediante dispositivi meccanici o idraulici. Un manometro tarato, posto in testa alle aste di manovra, misura la pressione di spinta. La prova sarà eseguita fino al raggiungimento dei limiti di rifiuto strumentale di resistenza o fino alla profondità massima prevista dal programma delle indagini.
Prova dinamica
La prova consiste nella misura della resistenza alla penetrazione di una punta, di dimensioni e caratteristiche standard, infissa nel terreno a seguito dei colpi di un maglio di peso e caratteristiche standard che cade da un'altezza nota.
La prova sarà eseguita fino al raggiungimento dei limiti di rifiuto strumentale di resistenza o fino alla profondità massima prevista dal programma delle indagini o al limite del rifiuto strumentale.
L'infissione della punta conica nel terreno proseguirà per tratti consecutivi di 20cm, misurando il numero di colpi ( NPD) necessari. Dopo 20 cm di penetrazione della punta potrà essere infisso il rivestimento, annotando ancora il numero dei colpi ( NRV). La prova verrà sospesa per aver raggiunto il rifiuto o quando NPD e/o NRV superano il valore di 100.
Di norma le prove verranno iniziate alla quota del piano campagna.
La punta conica dovrà sporgere dal rivestimento non più di 20 cm in qualsiasi fase della prova; ciò per evitare che l’attrito laterale sulle aste alteri i dati di resistenza NPD misurati.
Le due batterie di aste, quelle collegate alla punta e quelle del rivestimento, dovranno essere reciprocamente libere per tutta la durata della prova.
Frequenza delle prove
La prova è continua per tutta la profondità indagata.
Documentazione
Al termine delle prove verrà fornita tutta la documentazione comprendente le foto scattate in cantiere, i moduli per la raccolta dati compilati in cantiere ed i grafici di interpretazione delle resistenze alla penetrazione dei terreni investigati.
La documentazione deve comprendere, oltre alle informazioni generali:
- tabulazione dei dati rilevati per ciascuna prova ( NPD ed NRV) per ciascuna verticale della prova;
- descrizione dettagliata delle caratteristiche dell'attrezzatura impiegata;
- grafico di NPD in funzione della profondità;
- Grafico di NRV in funzione della profondità;
- Altezza di caduta media del maglio durante l'infissione del rivestimento
Normativa di riferimento
L'attrezzatura da utilizzarsi sarà conforme ad una delle due norme sopra citate per penetrometri dinamici di classe superpesante o comunque rientrerà nelle tolleranze elencate nel successivo paragrafo.